Centro Servizi Sociali per la Famiglia - Consultorio Familiare Privato "Pasquale Raffa" OdV

SINTESI BIOGRAFICA DEL DOTT. PASQUALE RAFFA

 

Anna Bevacqua Raffa

in Batti le ali e vola. Pasquale Raffa. Vivere donando, Falzea, Reggio Calabria 2018

 

Pasquale Raffa, conosciuto dagli amici come Lucio, nasce a Reggio Calabria il 31 maggio 1937 ed è il secondo di cinque fratelli e due sorelle. Dopo la scuola media prosegue gli studi presso il Liceo Classico Tommaso Campanella di Reggio Calabria e, conseguita la Licenza Liceale nel 1955, si iscrive alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Messina, dove si laurea il 4 dicembre del 1961.

 

Nel 1955 si iscrive alla Federazione Universitaria Cattolica Italiana e subito entra a far parte del Consiglio, divenendo in seguito Incaricato Regionale per la Calabria fino al 1962. In Fuci conosce Anna Bevacqua, presidente della Fuci femminile e incaricata regionale. Il loro matrimonio viene celebrato nel 1964 dall'Arcivescovo Mons. Giovanni Ferro, costituendo una vera famiglia cristiana, una singolare chiesa domestica, insieme ai quattro figli: Francesco, Maria, Giovanni e Stefano.

 

Nel 1962 consegue l'Abilitazione alla professione e si scrive alla Specializzazione in Clinica Pediatrica presso il Policlinico dell'Università di Messina, mentre frequenta il reparto di Pediatria degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, dove verrà assunto prima come Assistente Incaricato e dal 1968 come Assistente di Ruolo. Nei primi anni della sua professione si scrive all'ANAO e partecipa attivamente al sindacato per l'attuazione della riforma ospedaliera. Dal 1969 al 1977 è Aiuto Pediatra presso la Divisione di Pediatria dell'Ospedale Civile di Melito Porto Salvo. Nel 1977 viene aperta la Divisione di Patologia e Terapia Intensiva Neonatale presso gli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria dove viene nominato Aiuto di Ruolo, funzione che conserva fino al 1991, quando si ritira in pensione per assumere l'incarico di direttore sanitario della Piccola Opera Papa Giovanni presso il Centro di Riabilitazione M.A. Tripepi-Mariotti.

 

Durante il periodo di lavoro ospedaliero svolge pure un'intensa attività didattica: dal 1971 al 1976 insegna Organizzazione Sanitaria e Ospedaliera presso l'Ente Ospedaliero Tiberio Evoli di Melito Porto Salvo e dal 1977 al 1984 e dal 1988 al 1989 Puericultura, Pediatria e Biometria presso la Scuola di Infermieri Professionali, la Scuola di Vigilatrice d'Infanzia e la Scuola di Ostetricia della USL 31, compilando pure ad uso degli studenti un Compendio di Puericultura. E’ inoltre autore di alcune pubblicazioni scientifiche di interesse pediatrico e clinico.

 

Nel 1989 consegue l'idoneità nazionale a primario di pediatria. "L'unica cosa importante" quando ce ne andremo saranno le tracce d'amore che avremo lasciato". Queste parole di Albert Schweitzer si adattano bene a delineare l'operato professionale di Lucio. Vive la sua professione come una missione che risponde ad una vocazione, ispirandosi alla vita di San Giuseppe Moscati, per il quale nutre grande ammirazione. E’ convinto che il miglioramento delle abilità comunicative e relazionali del medico, unite all'attenzione all'intero sistema familiare dei piccoli pazienti, migliori in modo significativo la presa in carico e la capacità di cura del medico stesso, quale collaboratore della natura e del paziente stesso. Nel suo ambulatorio pediatrico indossa raramente il camice per non incutere paura ai piccoli pazienti e prima gioca con loro per metterli a proprio agio e poi li visita. Ascolta attentamente le madri e cercava di calmare le loro ansie, convinto più che mai che l'atteggiamento materno può influenzare negativamente il piccolo malato o creare un cattivo rapporto tra il cibo e il bambino. E’ pediatra ma segue pazienti di tutte le età, anche anziani, che si fidano di lui e si confidano con lui. Rispetta la loro fragilità e dice che la prima medicina per il paziente è il medico stesso ed è molto prudente nel prescrivere farmaci, valutando attentamente l'interferenza fra di essi e il loro dosaggio. Non è interessato al guadagno, visita gratis o chiede un onorario basso, opponendosi all'idea che un dottore più si paga e più è bravo. Ama il lavoro in ospedale perché gli consente il confronto con le esperienze dei colleghi, il lavoro in equipe e la ricerca, collaborando con alcune pubblicazioni.

 

Il suo servizio di medico è profuso anche in opere di volontariato. Per la sua competenza e il suo modo di porgere le conoscenze mediche molto spesso gli Istituti Religiosi lo chiamano come relatore di percorsi o incontri. Amante della vita in tutte le sue forme si entusiasma quando deve presentare lo sviluppo dell'uomo dall'embrione alla maturità sessuale e trasmette questo suo entusiasmo ai giovani che incontra nei suoi corsi, sia nelle scuole che negli itinerari di preparazione al matrimonio. Su invito di don Italo Calabrò diviene il pediatra di Casa Accoglienza per le ragazze madri diretta da Suor Antonietta Castellini. Ma soprattutto collabora con lui fin dalla fondazione dell'Associazione Piccola Opera Papa Giovanni (1968) quando, su ispirazione di Mons. Giovanni Ferro, vengono create piccole strutture di accoglienza per ragazzi-adulti con difficoltà perlopiù psichiche a San Giovanni di Sambatello, Prunella di Melito Porto Salvo, Santa Domenica vicino Gallico superiore, nella stessa Reggio Calabria.

 

Iscritto al Movimento Laureati di Azione Cattolica, Lucio svolge l'incarico di presidente del Circolo di Reggio Calabria per due mandati consecutivi ed è anche consigliere nazionale. Dopo la conclusione del Concilio Vaticano II l'arcivescovo Mons. Giovanni Ferro istituisce il Consiglio Pastorale Diocesano con le sue varie commissioni. La commissione per la famiglia di Reggio Calabria, affidata alla coppia Raffa-Bevacqua, è tra le prime in Italia e tra le pochissime che hanno come direttori una coppia di coniugi. La Pastorale Familiare nelle parrocchie passa principalmente per i Corsi di Preparazione al Matrimonio che sono svolti dal Consultorio. Questo servizio nella pastorale ha come conseguenza la necessità di intensificare l'attività a favore della famiglia anche nel campo del sociale e Lucio come dottore e pediatra si lancia nella ricostituzione del Consultorio Diocesano su invito di don Lillo Spinelli, consultorio nato nel 1967 su ispirazione di don Giuseppe Agostino e fondato con atto notarile nel 1973. A Lucio sembra insufficiente l’attività del Consultorio e così, con l'aiuto della Commissione Pastorale per la Famiglia che presiede, lo rilancia come "Centro Sociale di Servizi per la Famiglia" basato sul volontariato: esso doveva sostenere la famiglia in tutti i suoi aspetti sul piano psicologico, educativo ed etico, dalla nascita alla vecchiaia. Lucio ne fu direttore dal 1981 fino alla morte. Dal 1993 è membro della Commissione Scientifica della Confederazione Nazionale dei Consultori di Ispirazione Cristiana.

 

La sua attività in consultorio fu instancabile e incalcolabile fu il suo servizio alla vita. Ed è per questo che il 10 dicembre 2013 il Consultorio Diocesano fu intitolandolo al dott. Pasquale Raffa.